L’importanza del dato (e del cibo!) in Fortech | Intervista a Claudio Curzi

 

Per molti esperti i dati equivalgono a quello che era l’oro un tempo: una risorsa inestimabile. Chi sa archiviare, organizzare e trasformare i dati in informazioni può vincere la competizione nel proprio mercato. Non è un caso quindi che per noi di Fortech i dati siano una vera e propria ossessione, tanto che il team che se ne occupa è in costante crescita. Ne parliamo con Claudio Curzi, Business Analyst ed esperto di dati.

 

Ciao Claudio, vuoi presentarti ai nostri lettori?

Sono Claudio Curzi, ho 35 anni, abito a Coriano (in provincia di Rimini) inseme alla mia compagna Chiara e a due piccole canaglie: Riccardo e Vittoria, di sei e due anni. Lavoro in Fortech dal 2012, sono Business Analyst e mi occupo di analisi dati, Business Intelligence e Data Warehouse. Nello specifico il mio compito è quello di integrare le varie fonti di dati che arrivano alla Fortech dai nostri clienti e di effettuare export e dashboard dei dati per permettere un’accurata analisi aziendale.

 

Quindi fai parte del team IT. Quanti siete al momento?

Al momento il nostro team è piuttosto numeroso: il nostro reparto ha avuto una crescita costante negli ultimi anni e, al momento, siamo una quindicina. 

 

Il tuo lavoro è fondamentale, perché consente e favorisce la crescita del business dei vostri clienti. Tu come vedi il dato e secondo te qual è la sua centralità per i vostri clienti?

In questo momento stiamo rivedendo tutto il processo di raccolta ed elaborazione del dato, visto che, nel tempo, c’è stato un incremento dei dati disponibili, connesso alla forte crescita dell’azienda. Il dato è fondamentale: permette al cliente di poter monitorare non solo il passato ma anche il futuro, poiché consente di analizzare il trend dell’erogazione e permette di capire come ottimizzare il processo di vendita, come avvicinarsi ad una determinata clientela, quali sono gli eventuali problemi dell’impianto, come si comportano i competitor. Inoltre, il dato permette un’attività di controllo dei flussi finanziari: attraverso il gestionale è possibile monitorare l’incasso, osservare se ci sono eventuali problematiche, come delle transazioni sospese, ad esempio, e fare in modo che vengano immediatamente risolte. L’elaborazione dati permette anche un maggiore controllo di chi opera sull’impianto e consente, infine, di sviluppare analisi complessive, che possono far comprendere come migliorare il servizio e, quindi, far crescere il fatturato.

 

I dati quindi sono importanti a livello di gestione e previsione…

Esatto. I dati permettono di capire la tendenza ed adattare le scelte di prezzo e persino di massimizzare gli approvvigionamenti, poiché tramite questa analisi è possibile prevedere anche quando sarà necessario fare rifornimento. Infatti, abbiamo lavorato ad un progetto in cui viene indicato quando è previsto l’esaurimento delle scorte di prodotto e che consente, quindi, di pianificare il sell-in dei prodotti. 

 

Tutta questa mole di dati presuppone una infrastruttura notevole. Chi se ne occupa in Fortech?

Proprio così. Del corretto funzionamento di questa infrastruttura se ne occupa il “papà” del team IT, Francesco Bertani. Lui è il nostro punto di riferimento, il pilastro che sorregge non solo il reparto IT ma anche l’infrastruttura della Fortech, non quella fisica, ma quella dei server, della connettività. 

 

Claudio, tu sei in Fortech da nove anni, quindi hai visto lo sviluppo e il cambiamento delle esigenze dei clienti e del mercato. Puoi raccontarci, dal tuo punto di vista, come hai visto cambiare l’azienda e il tuo ruolo, nel tempo? 

Io sono entrato in Fortech già nel reparto IT quindi posso dire che siamo cresciuti tantissimo rispetto al mio arrivo: all’inizio eravamo in cinque nel nostro team, adesso siamo in quindici. Penso che abbia influito il fatto che l’attenzione dei clienti verso l’automazione è cresciuta nel tempo. Inizialmente, infatti, il gestionale era visto come un sistema per poter appunto gestire la vendita nella stazione di servizio, per far comunicare le testate con un POS. Mentre, in questi anni, è aumentata tanto la percezione dei vantaggi legati all’automazione. Ora per i clienti è diventato evidente che avere sull’impianto un sistema affidabile e una raccolta dati costante, porta moltissimi benefici: primo tra tutti quello che in questo modo si riesce a controllare completamente ciò che avviene nell’impianto. In secondo luogo, i clienti hanno capito che così si riesce ad avere una gestione contabile molto più veloce ed automatizzata, minimizzando l’errore umano. Quindi, dal lato Fortech c’è stato un incremento notevole dei servizi legati all’automazione, come Fattura1click, mentre da parte del cliente ci si è resi conto che questi servizi cambiano completamente il modo di gestire il lavoro. In più questo sistema altamente tecnologico diminuisce anche la possibilità di subire frodi e garantisce maggiore sicurezza.  

 

Insieme ad “automazione”, qual è secondo te un’altra parola che racconta quello che fate?

Sicuramente l’altra parola chiave potrebbe essere “Cloud”: quello verso cui Fortech si sta muovendo è avere un sistema accessibile dappertutto e che garantisce un controllo totale della stazione o della rete di impianti, ovunque il cliente si trovi. Anche perché, con la nuova piattaforma di raccolta dati, si sta andando sempre di più verso una elaborazione in real time dei dati, permettendo ai clienti di avere un riscontro quasi immediato su come sta andando la giornata lavorativa, offrendo anche un grande supporto al marketing che può valutare anche adattamenti in giornata del prezzo.

 

Con quali reparti si relaziona il tuo team?

Il nostro reparto si interfaccia quasi quotidianamente con il reparto Assistenza Servizi. Con loro il rapporto è di “amore ed odio”, loro ci segnalano i problemi ed il nostro obbiettivo è quello di aiutarli cercando di renderli autonomi nel risolverli, ma purtroppo questo non è sempre possibili, visti anche i continui sviluppi e le attività in corso. Purtroppo non sempre riusciamo a dare loro gli strumenti necessari per effettuare delle analisi e correzioni rapide ed agevoli. Comunque, ce la mettiamo tutta per supportarli!

 

Ricordi un momento in cui ti sei sentito particolarmente fiero di aver lavorato o contribuito ad un progetto?

Credo che il progetto più bello sia il prossimo, cioè quello che deve ancora arrivare! Diciamo che, a noi di Fortech, non piace adagiarsi sugli allori ma guardiamo sempre avanti. 

 

C’è un film o una citazione che ti rappresenta particolarmente e che vuoi condividere?

Mi piace molto la citazione di Steve Jobs: “Stay hungry, stay Foolish”, che però io considero in senso letterale, nel senso di “Sii affamato”. Anche perché a questa frase si ricollega anche un’altra caratteristica del nostro team: quella di essere sempre in festa, come dimostra il fatto che condividiamo spessissimo lo stesso cibo. Infatti, non ci facciamo mancare mai nulla! Capita frequentemente che portiamo in ufficio pasta, dolci, piatti salati, perché ci piace condividere non solo il lavoro ma anche momenti più conviviali come questi.

Sicuramente le misure di sicurezza legate al Covid, che ci hanno costretti a lavorare a turni, ci hanno fanno sentire più distanti e, per un gruppo coeso come il nostro, non nascondo che un po’ di sofferenza c’è stata. Per fortuna siamo però riusciti a rimanere tutti uniti, accomunati dal sentirci parte di un’azienda che sentiamo veramente nostra, proprio come una parte di noi,  per questo cerchiamo di fare sempre le cose al meglio, sentendoci responsabili del lavoro che facciamo, ogni giorno. 

 

Quando entra un nuovo membro del team gli viene fatto un onboard particolare?

Sì, gli spieghiamo che la chiave per essere accettato subito dal team è quella di portare cibo, preferibilmente brioches o dolci! Gli o le concediamo il tempo di ambientarsi – due o tre settimane massimo – poi gli ricordiamo che deve portare i dolci, per celebrare il suo nuovo ingresso e che, anche in futuro, ogni occasione sarà buona per portare dolci o salati: cambio del cellulare, acquisto di una nuova auto o di una casa, nascita di un figlio. Insomma, ogni occasione è buona per fare merenda! In più, un’altra cosa che facciamo per accogliere una new entry nel team è andare a pranzo tutti insieme. Insomma, il cibo, assieme all’impegno che mettiamo nel nostro lavoro, è il nostro collante!

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